Quali sono le difficoltà tecniche da superare per avere un sistema efficiente che risponda ai nostri voleri artistici? Come possiamo organizzare una struttura riproducibile nel tempo, anche a distanza di mesi, che non si basi interamente sull’improvvisazione?
In questa serie di articoli capiremo come progettare uno studio basato solo su hardware esterno e come poter produrre e mixare Out of The Box.
I temi che andremo a toccare saranno:
.sincronizzazione tramite MIDI Clock;
.eventi e controlli MIDI;
.interazione con controlli CV;
.signal flow audio;
.registrazione stereo e multitraccia;
.mixing;
.integrazione del nostro sistema con un computer (MIDI/Audio).
Ci saranno esempi pratici basati soprattutto sulla mia esperienza con diversi sequencer, synth e sampler, ma chiaramente tutto ciò che verrà qui descritto si potrà applicare a quasi ogni macchina là fuori, dopo aver letto il relativo manuale.
Ecco una panoramica delle apparecchiature che andremo ad analizzare negli esempi pratici:
.Tascam DP-24 – registratore multitraccia
.Akai MPC1000 con sistema operativo JJOS – campionatore con sequencer integrato
.Doepfer A100 – synth modulare
.Yamaha TG77 – synth polifonico politimbrico
.Novation Mininova – synth polifonico monotimbrico
.Arturia Microbrute – synth monofonico monotimbrico
.TC Electronic M-One XL, TC Electronic D-Two e Lexicon MX300 – effetti a rack
A presto!